A che età sei entrata in acqua e dove hai fatto le tue prime bracciate?
Sono entrata in acqua a 6 mesi, ma a 4 anni posso dire di aver dato il via a tutte le varie fasi che mi hanno portato al professionismo. Adesso mi alleno a Livorno, ma resto ancora molto legata alla Esseci Nuoto di Calenzano (sua città natale n.d.r.), che è stato il luogo dei miei esordi, dove ho avuto la mia prima squadra e i miei primi allenatori.
Qual è stata la tua soddisfazione più grande nello sport? E nella vita?
Senza dubbio la vittoria dell’argento ai mondiali del Kazan (nella staffetta 4×200 mt s.l. n.d.r.). Al di fuori dello sport, vorrei tanto frequentare l’università, ma in Italia non ci sono agevolazioni per chi vuole conciliare le due carriere. Con 2 allenamenti al giorno, tutti i giorni, è molto difficile seguire le lezioni, quindi per ora ho deciso di dare spazio solo al nuoto.
I campioni nascono prima di tutto a tavola. Parlaci della tua alimentazione.
Seguo una dieta molto varia, senza nessun tipo di divieti, tranne – ovviamente – esagerare. Mangio praticamente di tutto, ma prima dell’allenamento assumo molti carboidrati. Nel corso dell’anno, poi, arricchisco la mia dieta con degli integratori, dato che il nuoto è uno sport molto faticoso. Quindi: una dieta varia ed equilibrata sempre e, ogni tanto, ci concediamo qualche strappo alla regola.
Ti piace il latte?
Mi piace e lo bevo tutte le mattine, sin da quando ero bambina; a colazione non rinuncio mai a una tazza di latte con cereali integrali. Lo bevo da sempre e tutti i dietologi e nutrizionisti me lo consigliano, visto che è un alimento completo.
Dopo l’oro nella staffetta 4×200 s.l. agli Europei di Berlino, hai dichiarato che il tuo prossimo obiettivo sono le olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016. Come ti stai preparando?
Abbiamo iniziato a settembre con la preparazione atletica; prima ancora delle Olimpiadi di Rio, mi aspettano i campionati italiani che sono necessari per qualifiche per le Olimpiadi. Dopo i campionati, la primavera e l’estate saranno dedicate alla preparazione per Rio. Già da qualche anno sono abituata allo stress di sottopormi a 2 allenamenti al giorno, oltre a gareggiare ogni fine settimana. Ovviamente, i momenti di stress più intenso sono legati alle manifestazioni più importanti, come le Olimpiadi.
La famiglia ti segue spesso nel tuo percorso sportivo. Quanto è importante per un atleta l’apporto della famiglia?
È molto importante per uno sportivo avere alla spalle una famiglia che appoggia le tue scelte; mia mamma mi segue in tutte le gare che faccio. Ho sempre messo il nuoto davanti a tutto e i miei genitori mi hanno aiutata a credere in quello che faccio. Prima di entrare nel gruppo sportivo della Forestale e avere la mia indipendenza economica, sono stati loro che mi hanno mantenuta, visto che non non riuscivo a sostenermi solo con lo sport. Li ringrazio per avermi supportata sia dal punto di vista morale sia materiale.