Il “Signore degli Anelli”, Jury Chechi, si racconta

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Sei pratese; qui, a sette anni, sei entrato nella tua prima palestra. La tua prima vittoria è stata al campionato regionale toscano del ’77. Inoltre, ci sono molti campioni sportivi toscani. Secondo te nella tua regione c’è una forte cultura dello sport?

Direi di sì, ci sono molti sportivi toscani di talento, sia a livello amatoriale sia a livello agonistico. Inoltre, molti toscani si sono distinti sia nelle gare nazionali, ma anche ai giochi olimpici. La Toscana ha quindi secondo me una notevole cultura dello sport, ma sono convinto che – come in molti settori – si potrebbe comunque fare di più per incentivare l’attività sportiva e far sì che sempre più giovani scelgano di dedicarsi allo sport che preferiscono.

Come ricordi la prima volta che sei salito sugli anelli?

Quando inizi ad allenarti come ginnasta, ogni attrezzo ha le sue peculiarità. Quando ho affrontato per la prima volta gli anelli, ricordo solo una gran fatica e un’estrema difficoltà; inizialmente ti sembra addirittura impossibile. Ma gli anelli erano come tutti gli altri attrezzi: dovevo allenarmi con gli anelli così come con tutti gli altri, quindi con il tempo sono riuscito ad acquisire la tecnica e la forza necessarie ad affrontarli.

Praticare sport aiuta sotto molti aspetti, sia fisici che mentali. Quale “valore aggiunto” credi ti abbia dato la tua carriera sportiva?

Lo sport mi ha insegnato moltissimo, mi ha dato tantissimo. Molte delle cose che mi ha insegnato la mia carriera sportiva le ripropongo nella mia vita di tutti i giorni, anche quella non sportiva. Ci sono delle mie peculiarità che devo proprio all’attività sportiva.

Sport e corretta alimentazione vanno di pari passo. Che regime alimentare seguivi quando ti allenavi? E ora che non gareggi più?

L’alimentazione per un atleta è fondamentale, quando facevo attività sportiva era un aspetto prioritario e molto difficile da gestire al meglio. Quando mi allenavo, dovevo stare attento a non mangiare troppo e ad assumere certe quantità e ad escludere gli alimenti più grassi. Ora che non mi alleno più per le gare, sono attento a seguire un’alimentazione corretta; mentre prima lo facevo per lo sport, ora mi nutro in maniera consapevole per avere una vita migliore.

Sei papà di due ragazzi – Dimitri e Anastasia – loro praticano sport?

Assolutamente sì. Come da copione, però, a loro non importa nulla della ginnastica, ma hanno scelto due sport completamente diversi. Dimitri – il più grande dei due – pratica Judo, uno sport che mi piace molto, mentre Anastasia fa equitazione, anche lei è molto brava e gareggia già da un po’. Credo sia davvero importante che i ragazzi facciano sport, qualunque esso sia.

Ti piace il latte?

È un alimento secondo me fondamentale nella dieta, soprattutto se si segue una dieta proteica. L’ho sempre bevuto molto volentieri, ma negli anni ho dovuto diminuirne il consumo perché lo digerisco a fatica.

Categoria: Interviste
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